Mi sono laureato in architettura all’Università degli Studi di Firenze.
Dopo aver lavorato una decina di anni nello studio di Gae Aulenti, ho aperto uno studio a Milano, e lavoro nel campo dell’architettura, del design industriale, e nel settore dell’allestimento di mostre e di oggetti, trovandomi così spesso a stretto contatto con l’arte, gli artisti, e i musei.
Essendo un appassionato di calcio, volevo raccontare il mondo di questo sport, mostrandone gioie, dolori e passioni dei suoi protagonisti : giocatori, allenatori, arbitri e tifosi. Oggi molti di loro, sono percepiti come “eroi” del nostro tempo. Allo stesso modo in cui, principi, cavalieri e condottieri, erano fra i soggetti raffigurati nell’arte del passato, ne “La trama del calcio”, volevo rappresentare le gesta “eroiche” compiute dai principali attori del calcio.
Questo sport è praticato e seguito in modo trasversale da tutte le classi sociali ed economiche, patrimonio sia di giovani che di anziani in ogni cultura, ed è composto da una serie di recite, che legano protagonisti e spettatori, grazie ad un linguaggio di gesti, di segni, di riti, facilmente comprensibili da tutti.
“La trama del calcio” è composta di scene, che raccontano alcuni momenti chiave, prima, durante e dopo le partite; un giocatore espulso dall’arbitro, un altro portato fuori dal campo in barella, un altro ancora che esegue un balletto per celebrare il suo goal. Altre di tali scene hanno luogo in uno studio televisivo, in un bar affollato dai tifosi, o nel viaggio di ritorno dal match. Comunque, esse gravitano sempre, attorno al gioco e alla vita del calcio.
Il calcio è un mondo molto barocco di colori e di simboli, fatto di tessuti, di magliette, di loghi, di bandiere e di striscioni scritti e decorati. Così, per raccontarlo, ho riciclato lenzuola, tovaglie e altri tessuti, per descrivere questo universo.
Ogni rappresentazione artistica del calcio, non può non essere uno specchio della società nella quale viviamo, delle sue follie, di alcune verità e dei limiti della società stessa. Ho cucito assieme questo mio specchio, fatto di scampoli pensando che in questo modo, esso possa significare qualcosa per tutti, persino per coloro che, non conoscono il calcio o non l’abbiano mai seguito.